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Bilanciamento del bianco: cos’è e a cosa serve.

FotoIt - Giugno 2017

Massimo Pinciroli by Massimo Pinciroli
1 Giugno 2017
Home Gestione Colore
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Il bilanciamento del bianco è un’operazione fondamentale per la corretta riproduzione dei colori dei nostri soggetti. Vediamo nel dettaglio come farlo.


La luce: quantità e qualità

Siamo tutti consci del fatto che, per realizzare una fotografia corretta,sia necessario misurare la quantità della luce presente sulla scena. Tale operazione è infatti fondamentale per ottenere la giusta esposizione.

Non dobbiamo però dimenticare che la luce, oltre ad essere “poca” o “tanta”, può anche essere di diversi colori. Ci avete mai fatto caso? Probabilmente no, perché cervello ed occhio umano riescono a neutralizzare molto bene ed in modo automatico le eventuali dominanti cromatiche presenti sulla scena. La pellicola, una volta, ed il sensore, oggi, non hanno invece questa capacità e registrano inesorabilmente il colore della luce presente sul nostro set.

Ecco perché, oltre che misurare la quantità della luce, è oramai importante misurarne anche la qualità, operazione che viene svolta effettuando il bilanciamento del bianco.

Il bilanciamento del bianco: cos’è e a cosa serve

Effettuare il bilanciamento del bianco significa comunicare alla macchina fotografica il tipo di luce con la quale stiamo scattando le nostre foto. tale operazione è fondamentale per essere certi di riprodurre fedelmente i colori dei nostri soggetti.

Le strade per il bilanciamento sono tre

  • il bilanciamento del bianco automatico (per gli amici: AWB, Auto White Balance)
  • i settaggi offerti dalla nostra fotocamera (quello strano menù che ci permette di scegliere fra il sole, la lampadina, la nuvoletta, ecc)
  • il bilanciamento del bianco personalizzato (o custom white balance)

Il bilanciamento automatico, o AWB.

Alzi ora la mano chi non si è mai affidato al bilanciamento automatico!
Inutile mentire: tutti almeno una volta nella vita lo abbiamo fatto, ma purtroppo delle tre strade è proprio quella più imprecisa. L’Auto White Balance infatti non è una vera misurazione delle condizioni di luce, bensì è un’analisi della scena inquadrata. Esattamente come l’esposimetro per luce riflessa viene ingannato dalla scena, anche l’AWB viene ingannato dai colori inquadrati sul nostro set.

Analizziamo i due scatti al Colorchecker Passport Photo illuminato dalla stessa luce, ma fotografato sfondi diversi.
Tornerò a parlarvi e ad approfondire l’utilità di questo strumento in numerosi altri articoli.

Passport fotografato in AWB su fondo rosso
Passport fotografato in AWB su fondo rosso
Passport fotografato in AWB su fondo verde
Passport fotografato in AWB su fondo verde

Aperte le due immagini in Camera Raw possiamo andare a leggere il valore di bilanciamento del bianco “come scattato”, ovvero quello rilevato dalla macchina fotografica: 5400K / Tinta + 14 per lo scatto sul fondo verde, 4350K / Tinta 0 per quello sul fondo rosso. Importante notare come, leggendo con il campionatore il colore del riferimento grigio, i valori dei due scatti siano differenti.

La diversità è importante e testimonia quanto il bilanciamento del bianco automatico possa portare a risultati incostanti al variare delle situazioni di ripresa, obbligandoci in post produzione ad operazioni di “recupero” non sempre indolori per poter ottenere scatti in cui il soggetto principale abbia un aspetto omogeneo. Proviamo ad immaginare le variazioni dell’incarnato di una persona (o del bianco di un abito da sposa…) fotografato davanti ad una parete di mattoni o davanti ad un cielo azzurro.


Il bilanciamento con i preset della fotocamera

I preset del bilanciamento del bianco

Rispetto all’utilizzo dell’AWB, il ricorso ai preset della macchina fotografica può garantirci una maggior costanza da scatto a scatto, in quanto in questo caso il bilanciamento non viene influenzato dalla scena (a patto ovviamente che ci si ricordi di cambiare l’impostazione al variare delle condizioni di illuminazione).

Intuitivo nell’uso, Il limite di questo metodo è che le impostazioni offerte dal menù della macchina potrebbero non corrispondere al 100% con le luci del nostro set.

Per ovviare a questo problema, non resta che ricorrere al bilanciamento “custom”


Il bilanciamento del bianco personalizzato

Il bilanciamento "su misura"

Quest’ultimo limite viene superato con il ricorso alla terza strada, ovvero la modalità di bilanciamento del bianco personalizzato. Oramai disponibile su tutte le macchine, il custom white balance è probabilmente la via meno immediata ma è sicuramente quella che consente di rilevare in modo più preciso la temperatura colore presente sulla nostra scena ed, in ultima analisi, quella che garantisce una più fedele riproduzione del colore dei nostri soggetti.

Ancora una volta ci troviamo davanti ad un bivio: i modi per fare un bilanciamento del bianco personalizzato sono diversi, e ve ne parlerò in questo articolo.

Massimo Pinciroli

Massimo Pinciroli

Cresciuto a pane, salame e fotografia, approdo giovanissimo al settore fotografico iniziando a lavorare per un'importante multinazionale di analogica memoria e dando così il via a quell’indissolubile connubio fra passione e professione che da sempre mi accompagna. Quando non sono impegnato a dare supporto ai clienti, a tenere corsi o creare contenuti per riviste o per il web, inganno il tempo realizzando stampe fine art per me o per gli amici.

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