Una delle domande che mi sento rivolgere spesso è come fare per miscelare la luce presente sulla scena con la luce del flash. Ecco allora un esempio realizzato con le luci dell’albero di Natale… temporaneamente prese in prestito dall’abete!
Saper miscelare la luce flash con la luce presente sulla scena è fondamentale per ottenere foto che appaiano più naturali e mai banali. Dovremmo oramai aver imparato che, scattando con il flash, il tempo di posa non ha influenza sulla regolazione dell’esposizione.
Per questo motivo scattando con il flash solitamente ci limitiamo ad impostare il tempo di Sincro-X della nostra fotocamera. Se non vi ricordate cos’è, vi consiglio questo articolo.
Se però sulla scena, oltre al flash, sono presenti anche altre sorgenti di luce, ecco che una diversa impostazione del tempo di posa può aiutarci a fotografarle senza che vengano cancellate dal lampo.
Questa tecnica può essere utile quando sono presenti luci ambiente che servono a ricreare una particolare atmosfera. Tipico esempio sono set in cui sia presente una abat-jour, un caminetto o, nel nostro caso, delle luci natalizie utilizzate per creare uno sfondo inusuale.
Lo scatto standard
Lavorando con un tempo di sincro-x standard l’esposizione del nostro soggetto principale, illuminato dal flash, è corretta, ma l’effetto delle lucine viene quasi azzerato dalla potenza del lampo. L’immagine non è particolarmente piacevole.
Vediamo allora come migliorare il risultato grazie a pochi accorgimenti
In questa prima immagine la catena di piccole luci puntiformi, molto luminose, riesce ad impressionare il sensore anche nello scatto eseguito con un tempo di otturazione piuttosto veloce: 1/100s. Anche se sfuocate, le luci risultato troppo nette e poco artistiche.
Allunghiamo il tempo di posa per miscelare la luce
In questa seconda fotografia ho scattato a pari diaframma, ma con un tempo di posa più lento. Per garantire stabilità, ho posizionato la macchina fotografica sul treppiede. Come si può notare, l’esposizione della modella è pressoché invariata. Ciò dimostra il fatto che il tempo di posa non ha influenza sull’esposizione dovuta al flash.
La sovraesposizione delle luci di fondo, che è la conseguenza del tempo di posa allungato, le rende più luminose e con un alone marcato: uno scatto decisamente più piacevole rispetto al precedente.
Aggiungiamo del movimento
Abbiamo capito che il soggetto principale è illuminato unicamente dalla luce flash; si tratta di una luce istantanea, in grado di bloccare il movimento come fosse un otturatore. Proviamo ora a sganciare la macchina dal treppiede per aggiungere movimento solo allo sfondo della nostra immagine.
Questo il risultato di uno scatto eseguito con il tempo di posa di 1/15s, imprimendo alla macchina un movimento dal basso verso l’alto subito dopo aver premuto il pulsante di scatto. Così facendo il flash, partito immediatamente dopo lo scatto, ha fatto registrare un’immagine ferma e correttamente esposta della modella, mentre le luci sullo sfondo hanno impressionato il sensore per tutto il tempo di esposizione, creando una scia dovuta al movimento della macchina.
Grazie alla possibilità di controllare subito il risultato, è possibile sbizzarrirsi in mille e più movimenti lineari, circolari, regolari o irregolari, per un risultato sempre diverso e mai banale!