Per anni i fotografi hanno dovuto fare i conti con i limiti imposti dal sincro X. Scopriamo perchè questo tempo è così importante… e limitante!
Intere generazioni di fotografi hanno dovuto fare i conti con i limiti imposti dal sincro X, ovvero il tempo di scatto più rapido che permette di sincronizzare l’otturatore a tendina con il lampo del flash. Per scoprire i motivi dell’importanza del sincro X dobbiamo prima capire come funziona l’otturatore a tendina.
L’otturatore a tendina
L’otturatore a tendina è composto da due superfici che scorrono in prossimità del piano focale, ovvero vicino al sensore o alla pellicola.
Se il tempo di otturazione che impostiamo è “lungo”, la prima tendina scorrerà lasciando che si apra la finestra di esposizione e, dopo un certo intervallo di tempo, partirà la seconda tendina che, scorrendo, richiuderà l’apertura. Possiamo vederlo nell’animazione qui sopra.
Quando impostiamo tempi rapidi le tendine non sono più in grado di muoversi una alla volta, ma scorreranno insieme creando fra loro una fessura che andrà ad esporre il sensore con una sorta di scansione. Questa fessura sarà sempre più stretta mano a mano che il tempo di otturazione che impostiamo sarà più rapido.
Nell’animazione che segue vediamo la simulazione di uno scatto a 1/1000s.
Il tempo di otturazione che fa da spartiacque fra questi due diversi comportamenti dell’otturatore è il tempo di sincro X.
il sincro X è il tempo di scatto più veloce con cui l’otturatore riesce ad esporre tutto il fotogramma contemporaneamente.
Affinché si possa ottenere una esposizione “corretta” anche con i tempi rapidi, è necessario che l’illuminazione sia costante durante tutto il tempo di scorrimento delle tendine sul fotogramma. Ciò è possibile quando il nostro soggetto è illuminato da una luce continua, come quella del sole o di una lampadina, ma non con il flash.
L’esposizione con il flash
Il flash è una sorgente che emette una luce molto intensa di brevissima durata, un vero e proprio lampo di una frazione di secondo.
Di conseguenza non può garantire una illuminazione costante durante tutto lo scorrimento della fessura sul piano del sensore. Vediamolo con un’animazione.
L’importanza del Sincro X
Scattando con il flash ed impostando in macchina un tempo di scatto più veloce del tempo di sincro X otterremo degli scatti con un’area illuminata più o meno ampia e delle vistose bande nere. Il flash, infatti, sarà in grado di esporre solamente la parte di fotogramma lasciata scoperta in quell’istante dalle tendine. Tale zona sarà abbastanza ampia per valori di poco superiori al sincro, ma diventerà rapidamente più stretta all’aumentare dei tempi di scatto. Il resto del fotogramma, non illuminato dal flash, resterà invece nero.
Superare i limiti del Sincro X
Dobbiamo quindi accontentarci di usare il flash entro il 125 o 250 di secondo concessi dalla nostra macchina fotografica? Ma certo che no! La tecnologia ci consente di superare tali limiti, ma ve ne parlerò in questo articolo!
qual’è la macchina fotografica della manopola dei tempi?
Ciao Mario, se ti riferisci alla foto di apertura dell’articolo, si tratta di una Fujifilm. Non ricordo se X-T1 o X-T2.