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Le caratteristiche dei flash

Massimo Pinciroli by Massimo Pinciroli
31 Ottobre 2024
Home Lighting
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Potenza massima, tempo di ricarica e velocità del lampo sono le tre caratteristiche fondamentali da tenere in considerazione quando ci si rivolge ad un flash da studio. Scopriamo insieme cosa significano.


Spesso si tende a considerare il valore di una singola “prestazione” come un indicatore della qualità complessiva dello strumento che si sta valutando. È un errore comune in molti ambiti: ad esempio, si può pensare che la potenza in Watt di un impianto audio indichi la qualità dell’impianto, dimenticando che è solo un’indicazione della potenza che nulla racconta della finezza e fedeltà. Oppure, si può giudicare una fotocamera digitale dai suoi megapixel, concentrandosi solo sulla dimensione del file catturato senza considerare elementi come la nitidezza o la profondità dei colori. Lo stesso ragionamento può essere applicato nella scelta di un flash da studio, dove spesso ci si sofferma unicamente sulla potenza in Ws, ignorando altre caratteristiche fondamentali del lampo e dell’apparecchio.

Ecco perchè in questo articolo non ci limiteremo a parlare di potenza, ma analizzeremo anche altre specifiche importanti del flash. Ci occuperemo infatti del tempo di ricarica e del tempo di scarica, noto come durata del lampo.

La potenza del flash

Courtesy: Cameron Readius

Dobbiamo innanzitutto chiarire che parlando di flash da studio la potenza non si esprime con il Numero Guida, indice tipico degli speedlite, bensì con l’unità di misura definita dal Sistema Internazionale: il Ws (Watt secondo) o Joule (J), dove 1 Ws coincide ad 1J.
L’indice così espresso è il “valore assoluto” di massima potenza che il nostro flash può emettere, ma non fornisce (ancora) indicazioni sull’esposizione, in quanto a parità di potenza la resa luminosa è fortemente influenzata dal tipo di accessorio che andremo ad installare sul nostro flash.
Una famosa pubblicità affermava che “la potenza è nulla senza controllo”, tale slogan vale anche per i flash: difficilmente potremmo usare con soddisfazione flash che lavorano unicamente alla massima potenza. Se, sino a non molti anni fa, le regolazioni possibili non andavano oltre un paio di diaframmi (piena potenza/mezza potenza/un quarto di potenza), oggi è abbastanza comune poter regolare la potenza su una scala da 5 a 11 diaframmi, a seconda della qualità del flash, in passi di un decimo di stop. Una regolazione davvero molto, molto precisa che ci consente di abbassare la potenza di un flash da 1000 Ws sino ad un paio di Watt!
Bassi valori di potenza possono essere utili quando è necessario lavorare con flash diretti posizionati molto vicini al soggetto o quando si desidera scattare con diaframmi aperti. Effettuata la prima misurazione esposimetrica, l’indicazione della potenza acquisisce una corrispondenza diretta con l’esposizione stessa: a parità di posizione del flash e di accessorio montato, un raddoppio della potenza sull’illuminatore porterà ad un aumento di esposizione di 1 diaframma. Facciamo un esempio: se con 500Ws la corretta esposizione è a f/8.0, con 1000Ws sarà di f/11 mentre a 250Ws sarà di f/5.6.

Tempo di ricarica

Se il valore di potenza di un flash ci indica quanta luce può sprigionare il nostro apparecchio, il tempo di ricarica ci dirà ogni quanto tempo il nostro flash potrà scattare. Il tempo di ricarica indica infatti il tempo necessario affinché il flash ricarichi la sua potenza fra un lampo ed il successivo. Si esprime in secondi si misura alla massima potenza: lavorando con potenze più basse questo tempo diminuirà ulteriormente. E’ importante notare che, nonostante le potenze in gioco siano sempre nettamente superiori a quelle di un flash a slitta, il tempo di ricarica di un flash da studio è sempre decisamente più rapido… e grazie all’alimentazione a rete non rischiate che esso si allunghi a causa di batterie che vanno esaurendosi.

Durata del lampo

Immagine (c) Roberto Marini

La durata del lampo, nota anche come tempo di scarica, indica invece quanto il nostro flash è veloce ad emettere la luce. Tale valore può aiutarci a capire quanto l’illuminatore sia in grado di congelare il movimento. Anche la durata del lampo viene misurata in secondi anzi, ad essere precisi in frazioni di secondo. Tuttavia questa indicazione non è valida in termini assoluti ma è correlata ad un altro parametro, nella tabella che vi riportiamo il parametro è t0,5 ma ve ne parlo più diffusamente in questo articolo.

Massimo Pinciroli

Massimo Pinciroli

Cresciuto a pane, salame e fotografia, approdo giovanissimo al settore fotografico iniziando a lavorare per un'importante multinazionale di analogica memoria e dando così il via a quell’indissolubile connubio fra passione e professione che da sempre mi accompagna. Quando non sono impegnato a dare supporto ai clienti, a tenere corsi o creare contenuti per riviste o per il web, inganno il tempo realizzando stampe fine art per me o per gli amici.

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